29 Gennaio 2019: Visita al Nico di Orbassano (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi) c/o l’ospedale San Luigi dove siamo stati accolti dal Prof. Luca Bonfanti, responsabile del progetto Neuroni Alternativi.


Il professore ci ha raccontato che ha iniziato a studiare l’esistenza dei neuroni immaturi in diverse specie di mammiferi e dai dati ottenuti si presume che questo tipo di plasticità, anzichè diminuire come la neurogenesi, potrebbe essere mantenuta, o addirittura aumentata, in cervelli grandi e complessi, appartenenti a specie longeve (come l’uomo). Si conosce ancora molto poco sui neuroni immaturi.


Il progetto intende investigare questo tipo di plasticità in almeno 20 mammiferi (uomo incluso), utilizzando i cervelli depositati in banche biologiche di istituzioni italiane e straniere. L’obiettivo è ambizioso: un lungo viaggio attraverso le diverse neuroanatomie che si sono diversificate nella filogenesi con il fine di stabilire se (e come) le scelte evolutive abbiano “scolpito” la plasticità dal topo all’uomo, e per capire su quale tipo di plasticità sia meglio investire nel nostro cervello. Successivamente abbiamo visitato i vari laboratori e i ricercatori ci hanno spiegato le varie fasi del processo al fine di individuare e qualificare i vari “neuroni immaturi”.