15 Ottobre 2019: Unificazione ASL Città di Torino - Opportunità per cittadini e istituzioni. Il Dott. Valerio Fabio Alberti ha illustrato il processo di fusione delle Asl cittadine avvenuto ufficialmente il 1 gennaio 2017.
In principio l’unico ambito davvero centralizzato era la Tesoreria. Solo ad ottobre 2017 l’Asl riesce a dismettere la sede di Via Botticelli che costava circa € 500.000 all’anno di affitto.
Avere una grande azienda comporta vantaggi e svantaggi: il vantaggio delle grandi dimensioni è il vantaggio di poter utilizzare una grande quantità di servizi. Ogni Asl prima programmava le attività sulla propria struttura adesso avendo a diposizione il doppio dei servizi e anche prestazioni diverse l’offerta all’utenza è più completa. E’ un’azienda professionale, composta da professionisti. Non abbiamo una standardizzazione del prodotto. Ci troviamo di fronte ad un’ampia discrezionalità del professionista che decide personalmente come intervenire. Questo vuol dire che gestire la sanità ha una sua specifica complessità.
Altro vantaggio è l’avere una migliore accessibilità per i cittadini. Si crea economia di scala.
Quando si costruisce un’azienda si valutano molti fattori. Sono state valutate le mappe di distribuzione delle utenze. Le differenze tra Torino nord e Torino Sud Per esempio dalla Pre-collina alle Vallette nei maschi c’è una differenza di aspettativa di vita di 4 anni, legati al tenore di vita e all’istruzione. Con le mappe epidemiologiche il livello di istruzione si sovrappone a quella del diabete. Chi ha un basso valore di istruzione, fuma di più, è in sovrappeso e ha il diabete.
La fatica dell’accorpamento in particolare è stato sulle procedure informatiche, il modo di operare, l’allineamento delle gare d’appalto. Era molto forte l’identità organizzativa e di appartenenza del personale. Si è cercato di superare questa difficoltà mescolando le persone e distribuendo le risorse in strutture diverse. Il primo anno l’accorpamento non ha prodotto benefici in termini economici.
La gestione del 2016 vedeva chiudere l’esercizio delle due aziende con utile di 2,4 milioni di euro, mentre il 2017 ha una perdita di 8,3 milioni di euro.
Il Dott. Alberti non vede questo risultato come un fallimento ma numeri che si aspettavano in quanto l’unificazione delle due aziende ha richiesto importanti investimenti, a partire da quelli per l’informatica e a quelli di rinnovamento e ristrutturazione dei nuovi locali.