Carissimi amici, grazie come sempre della vostra presenza.

Nel programma dei nostri incontri settimanali avevo titolato questa serata come 42° del Club.
Sarà un breve e veloce scorso sullo stato dell’arte del nostro onorato Club, per rinverdirne i segni del tempo e parlare un po’ di noi.
Siamo nati nel 1975 per volontà del R.C. Susa-Valsusa, che quest’anno festeggia i suoi 60 anni di fondazione, ed a cui siamo stati invitati. La serata conviviale sarà per Lunedì 12 febbraio 2018 presso il castello di san Giorio di Susa. Data da segnare nel nostro taccuino degli appuntamenti per dare un’adesione numerosa.

Dei nostri 42 anni ricorderò solo alcuni momenti significativi, il resto, buona parte, è ben testimoniato dal libro di Antonio Roncari dedicato al primo ventennio del Club, ove si trovano interessanti pillole di vita associativa…non ancora scadute.
1975 - Paolo Spanocchi, socio del R.C. Susa - Valsusa, e “Rappresentante Straordinario” dell’allora Governatore Bocciardo, viene incaricato di fondare un nuovo Club per la Bassa Valle di Stura, comprendente il territorio di sei Comuni: Alpignano, Casellette, Val della Torre, Givoletto, S.Gillio, La Cassa.
Procede alla ricerca minuziosa di esponenti di maggior spicco rappresentanti le varie attività nel territorio.
Il R.C.Torino Nord promette la disposizione di parte del territorio metropolitano della regione Nord-Ovest di Torino
1975 Maggio 13 – Convocazione di 27 aspiranti soci fondatori
1975 Maggio 20 – Prima riunione ed Assemblea dei candidati del “Costituendo Nuovo Club”, presso l’Hotel Suisse di via Sacchi, Torino.
Il Club viene denominato Rotary Club provvisorio Torino Alpignano.
Vengono eletti il Presidente ed i Dirigenti, viene attivato l’iter burocratico per l’ammissione al Rotary International. Al che inizia la vita associativa.
Nel frattempo il R.C.Torino Nord ritira l’offerta della disposizione di parte del territorio metropolitano promesso, pas de problèmes, il Club provvisorio cambia denominazione in Rotary Club provvisorio Alpignano.
1975 Ottobre 30 – il Club viene accettato ed ammesso a far parte del R.I. diventando così Rotary Club Alpignano.
L’annuncio viene dato dal Presidente Paolo Spannocchi l’11 novembre 1975, alla 13^ riunione conviviale, presso il ristorante Villa Tesoriera (allora sede fissa del Club): “Gaudium magnum” di tutti i soci.
Il segretario Mario Quirico ordina i distintivi ed il R.C. Susa-Valsusa offre stendardo e campana.
1976 Febbraio 16 – presso il ristorante “Villa La Tesoriera”, il Governatore Macchi consegna la “Carta Costituzionale” del nuovo Club e la pergamena di accompagnamento. Viene consegnata ai presenti copia della tavola litografica (1855) di Enrico Gonin del Castello di Alpignano.
1977 Novembre 20 – Il territorio viene ampliato con quelli di altri cinque Comuni: Venaria reale, Grugliasco, Collegno, Pianezza, Druento, annoverando così 11 Comuni della cintura Nord-Ovest di Torino.
Il Club assume il nuovo nome di Rotary Club Alpignano – Venaria.
1978 Maggio 6 – interclub di gemellaggio col provenzale RC Grasse Amiral (F); loro ospiti a St. Vallier de Thiey e chiusura dell’incontro con festa da ballo all’Hotel Charlton di Cannes.
Ad un successivo incontro (1981) ci viene consegnato il “Collier del Presidente” usato abitualmente in Francia alle conviviali.
1981 Marzo 3 – L’Assemblea Generale Soci deliberata la proposta di cambiamento nome del Club in Rotary Club Taurinense-Ovest. Proposta non accettata da Evanstone.
1982 Luglio 1 – Si propone il cambiamento del nome del Club in Rotary Club Torino Dora.
1984 Gennaio 9 – la proposta viene accettata dal Consiglio centrale del R.I. ed il Club diventa: Rotary Club Torino Dora
E siamo arrivati ad oggi, 42 anni dalla fondazione, tra alti e bassi, momenti di entusiasmo e momenti di stanchezza, fisiologici com’è nella natura delle persone e cose.
All’inizio della mia presidenza è stata stilata, con Enrico, una bozza dell’Organigramma e delle Commissioni anche un po’ pressati dalla vicina visita del Governatore del 25 luglio.
Allora non chiedemmo la relativa disponibilità dei soci da noi indicati, specie per la composizione delle Commissioni, la chiediamo ora:
- primo perché non ho avuto particolari riscontri se non per posizioni di interesse specifico, svolte con il consueto entusiasmo e nello spirito rotariano;
- secondo perché vorrei ricordare che l’ammissione al Club prevede il rispetto dello Statuto e Regolamento, che all’art. 9 si legge:
« Ogni socio deve impegnarsi nei progetti di servizio ed in altri eventi ed attività promossi dal Club »;
poi l’art. 2 punto 2 del regolamento prescrive che:
« Ogni socio è tenuto a contribuire alla gestione del Club assumendo con spirito di servizio, ove richiesto, responsabilità direzionali nell’ambito del Consiglio Direttivo e/o delle commissioni »;
Il tutto ben inquadrato nell’art. 15 del Regolamento relativo alla accettazione dello scopo ed osservanza dello Statuto e del Regolamento:
« Con il pagamento della quota di ammissione e delle quote sociali, il socio accetta i principi del Rotary, quali espressi nel suo scopo, e si impegna ad osservare lo Statuto ed il Regolamento di questo Club, ecc.ecc. »;
Vorrei aggiungere alcuni chiarimenti pratici: nei miei anni di Club, ho constatato che l’operatività delle Commissioni, hanno lasciato nel complesso “il tempo che trova”.
Mi spiego meglio: tolto l’aspetto “service”, altre Commissioni non hanno sempre lasciato un segno di fatto importante. Le osservazioni in merito sono state diverse e riferite ad aspetti organizzativi carenti in un contesto mancante di programmazione almeno triennale, tutto ciò però rimasto al livello di osservazioni senza seguito di proposte pratiche e di coinvolgimento dei soci.
Questo non vuol dire che non si possa ovviare e non incominciare a fare qualcosa, tutt’altro !
Come già dissi nella serata dell’ 11 luglio scorso, con un pò di buona voglia ed organizzazione, saremmo riusciti a far girare bene il Club: siamo tutti professionisti !
In questi primi mesi di vita sociale già diversi i voi si sono resi attori attivi e propositivi per le attività del Club.
Vi invito tutti quanti a non essere timidi ed inviarmi idee e proposte pratiche per il Club. Altro argomento “Bilancio Preventivo”, redatto come prescritto dalle procedure, che sarà trasmesso a tutti i soci via mail, per non stampare inutilmente carta.
Come avrete occasione di vedere, tra quote annuali, quote fisse e quote variabili non dovremmo avere difficoltà a chiudere in pareggio come sempre negli ultimi anni.
Ricordo anche la parte ingrata del Tesoriere nel sollecitare i pagamenti delle quote trimestrali.
Sarebbe auspicabile il pagamento entro il primo mese del trimestre per tranquillità di copertura delle spese ordinarie.
Troverete che non è stata compilata la voce “service”, in quanto si è voluto essere cauti per non sforzare il bilancio, tuttavia saranno realizzati dei service secondo le possibilità economiche del Club. A questo proposito, come già accaduto in passato, il prezioso apporto di ogni socio nel proporre iniziative per reperire fondi è fondamentale !
Si sta già lavorando su diversi progetti di reperimento fondi, e chiunque avesse proposte in tal senso ben venga.
In ultimo, per stasera, vorrei ribadire l’aspetto dell’assiduità dei soci alle conviviali ed in particolare il recupero di quelli un po’ “stanchi” .
Vorrei osservare che nel Club c’è un bel gruppo affiatato che già si frequentava prima del loro ingresso, ai quali vorrei chiedere di riversare il loro entusiasmo ed amicizia anche ai soci di medio e lungo corso, sfruttando la loro esperienza di socializzazione per creare una più profonda coesione tra tutti. Sarebbe una bella cosa utile per tutto il Club affinchè i nostri Martedì siano un momento di stacco dalle pressanti attività quotidiane professionali, un momento di relax tra amici cui non si può mancare.
Grazie dell’attenzione, un abbraccio e come sempre… vivat Torino Dora”.