16 Gennaio 2024: In Interclub con il RC Torino Ovest abbiamo ascoltato la relazione della Presidente del “Telefono Amico” di Torino Dott.ssa Maria Fazio e insieme al Prof. Giovanni Piazza.
La Dott.ssa Maria Fazio, per entrare in tema, insieme al Prof. Giovanni Piazza ha simulato una telefonata tra una persona con alcune problematiche psicologiche e un’altra che cercava di fornirle un supporto in termini di ascolto e suggerimenti, non sempre appropriati.
La mission di Telefono Amico Italia è quella di dare a chiunque si trovi in stato di crisi o emergenza emozionale, in qualunque momento, la possibilità di trovare un volontario aperto all’ascolto e al dialogo per favorire il benessere personale e la salute sociale.
Il “Telefono Amico” in Europa nasce all’inizio degli anni ‘50 in Inghilterra inizialmente su iniziativa privata di un pastore protestante che voleva prevenire, con l’ascolto, i tentativi di suicidio, specie tra gli adolescenti. Il grande successo dell’iniziativa ha fatto sì che la base di volontari dedicati all’ascolto si allargasse, con creazione di nuove sedi, arrivando anche in Italia nel 1964.
Le persone che chiamano il “Telefono Amico” sono in maggioranza uomini, soli o che si sentono soli, che hanno bisogno di comunicare qualcosa che li rende tristi o insoddisfatti.
I volontari del “Telefono Amico”, che ricevono una formazione adeguata a interloquire in modo utile e corretto con queste persone, basano la propria azione su quattro principi fondamentali: i) libertà (dell’interlocutore di chiamare quando e quanto vuole), ii) anonimato, iii) rispetto (della
persona nella sua interezza), iv) esimersi dal fornire consigli.
Il “Telefono Amico” offre i propri servizi attraverso 12 centri in Italia. I volontari operano su due turni giornalieri e riescono a rispondere solo al 25% delle chiamate, a dimostrazione del grande numero di persone che desiderano solamente essere ascoltate.