
"Il meccanismo principale di interesse che cerchiamo di suscitare e di soddisfare nel lettore - ha spiegato Riccadonna - è il racconto di luoghi familiari che hanno un significato per l'esperienza quotidiana del singolo lettore, così come per la storia generale della città".
Tanti sono i particolari sconosciuti o dimenticati che sono stati trattati dalla rivista e proiettati in immagini durante la serata, coinvolgendo i presenti nel riconoscere i luoghi trasformati dal tempo: il lago-patinoire scomparso che dal 1873 al 1958 sorgeva nel mezzo del Parco del Valentino; l'area dei parcheggi interrati sotto via Roma, ad inizio Novecento utilizzati come sede di padiglioni espositivi; il ritrovamento di una galleria carrozzabile sotto Palazzo Reale, che consentiva ai Savoia la rapida fuga verso le campagne a nord della città... Si potrebbe andare avanti quasi senza fine.
I numeri della rivista sono ormai trenta e gli autori assicurano di non avere preoccupazione sulla "fine degli argomenti": "La storia di Torino e i luoghi che la raccontano sono inesauribili: ogni particolare della storia è un miniera dalla quale raccogliere spunti e il fatto di 'vivere in mezzo' a questa storia assicura un coinvolgimento emotivo particolare".
Torino Storia è disponibile anche in abbonamento (30 euro, dieci numeri all'anno) - effettuabile sul sito www.torinostoria.com - con consegna a domicilio o al proprio edicolante di fiducia.